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from Franti uno solo poteva ridere​.​.​., released December 23, 2011
I Kenze Neke sono il gruppo rock sardo più seguito e rispettato della scena musicale sarda.
Si sono formati a Siniscola nel 1989 e il loro nome "Kenze Neke" in sardo significa "senza colpa" in memoria dell' anarchico sardo "Michele Schirru" fucilato nel 1930 da un plotone di fascisti sardi, perché aveva l'intenzione di uccidere Mussolini. Fondatori del gruppo sono
Renzo Saporito (voce e chitarra) e Sandro Usai (batteria), a cui si aggiunge nel 1990 Toni Carta (basso e voce). A distanza di un anno pubblicano il loro primo demo tape, Chin Sas Armas O Chin Sas Rosas (con le armi o con le rose) con Luciano Sezzi al sax come
ospite, che contiene 8 tracce fra cui l'omonima "Kenze Neke" dedicata a Michele Schirru, o "Americanos, a balla chi bos bokene" (Americani, che vi ammazzino a colpi di fucile) canzone di protesta contro le basi Nato in Sardegna. Nel 1991 Sandro Usai parte per il
servizio militare (fino al 1992), al suo posto subentra Guido Forlano (batteria), seguìto da
Massi Circelli (chitarra solista), poi Stefano Ferrando (batteria e voce, al posto di Guido!),
e infine, Massimo Loriga (Sax e Armonica).
Il suono del gruppo si sviluppa dando vita ad un originale mix di Rock, Punk, Reagge, Metal, Ska e Musica Sarda, ricorrendo anche a strumenti tradizionali quali le launeddas, l'organetto, la trunfa e ospitando spesso sia in studio che dal vivo i Tenores, oltre a cantare tutte le canzoni in Sardo. Nel 1992 incidono il loro primo disco Naralu De Uve Sese (dillo di dove sei), autoprodotto
in collaborazione con la Gridalo Forte di Roma. Si ritrovano nell'album diversi brani del
primo demo tape, riarrangiati e risuonati dal nuovo gruppo, fra cui la mitica "Che a sos bascos e che a sos irlandesos" (come i baschi e come gli irlandesi) o "Amerikanos…", "Kenze Neke" , e come non citare "Zente" (gente). Chiaro e imprescindibile il loro legame con la propria Terra "La Sardegna" e l'impegno politicosociale come le denunce contro la presenza massiccia di basi militari sull'isola o il disagio dei giovani nell'affrontare problemi quali la disoccupazione, l'alcolismo ("Prusu a fundu") la droga ("Non ti Kerjo"), il servizio di leva ("Tempus Pertu"). Nel 1993 Toni Carta lascia il gruppo, sostituito da Claudio Roccia (Basso), che parteciperà alla realizzazione del secondo album del gruppo, il doppio album Boghes De Pedra (voci di pietra) in cui si vede una ulteriore maturazione del gruppo che
ricerca nelle sonorità e nella composizione una più alta esperienza, con le launeddas, l'organetto, la trunfa, le percussioni e dal vivo i Tenores e il gruppo di Ballo Sardo, che arricchiscono gli spettacoli dal vivo in Sardegna, in Italia, in Svizzera, in Germania, in Belgio, in Olanda, in Spagna e nei Paesi Baschi. Fra i brani "storici " presenti nell'album ritroviamo "Su Balente", "A Nanni Sulis", "Su patriotu sardu a sos feudatarios" con i versi del poeta F.I.Mannu. Partecipano al disco e dal vivo fino al 1995 Andrea Pinna (launeddas, flauto traverso, sax baritono) Gianni Cherchi (Organetto diatonico), Luciano Sezzi (sax tenore). Nel 1995 lascia il gruppo anche Massimo Loriga (launeddas, armonica,sax contralto e voce) seguito nel 1996 da Massi Circelli, sostituiti da Antonello Cossu (chitarra solista) e Gavino Murgia (launeddas e sax). Nel 1998 arriva il terzo album Liberos, Rispettatos, Uguales (liberi, rispettati, uguali). Il 2000 è l’anno di “KENZE NEKE”, disco omonimo antologico che celebra i 10 anni di attività. Semplicemente intitolato “Kenze Neke” il disco raccoglie 12 brani per poco meno di 60 minuti di musica. Tra i brani inclusi alcuni tra i pezzi "storici" e più significativi del gruppo come “Amerikanos a balla chi
bos bochene”, “Su balente”, “Entula”, “Boghes de pedra”, “Cantendhe pro non pranghere”,
cantate non solo in sardo, ma anche in francese, basco e italiano; “Zente” cantata in coppia con Lalli che presta la sua splendida voce anche a “Barboni”, cover della Banda Bassotti. Stesso discorso per “Sa oke tua”, cover di “Le loro voci” (tradotta in sardo) brano di un gruppo indipendente storico e fondamentale per la scena italiana, i Franti. Altro duetto in “Gridu de vittoria” tra i Kenze Neke e Francesco di Giacomo, voce storica del Banco del Mutuo Soccorso e di origini siniscolesi, che addirittura recita in italiano e canta in sardo in una canzone scritta per il popolo curdo. Picchio e Sigaro, i 2 cantanti della Banda Bassotti che traducono e cantano in italiano “Kenze Neke”. Il disco è stato totalmente autoprodotto e ha visto la preziosa collaborazione tecnica del basco Kaki Arkarazo (Negu Gorriak) e di Gianni Menicucci. Hanno inoltre suonato Gavino Murgia al
sax, launeddas e pipiolu, Dario Pinna al violino e viola, Antonio Serio al flauto, Giampaolo Selloni al pianoforte e Max Furian alla batteria. La discografia del gruppo comprende un miniCD di 4 brani, “Gherramus Tott'Impare”
(Lottiamo Tutti Insieme) realizzato con il gruppo compaesano Askra. Dopo il disco omonimo Kenze Neke, sei anni di silenzio e nel 2006 la decisione di un nuovo concerto con tutti i componenti storici della band.
Il 19 agosto infatti ben 15.000 persone assistono al ritorno live dei Kenze Neke, a Solarussa nell’oristanese.
Sul palco Enzo Saporito, Sandro Usai, Claudio Roccia, Stefano Ferrando, Massimo Balvis, Massimo Circelli, Massimo Loriga, Luciano Sezzi, Carlo Sezzi, Andrea Pinna, Antonello Camboni, Toni Carta, Giuseppe Piras Tzaravallu come ospite, oltre al tenore Luisu Ozzanu, i mamutzones di Samugheo, gli askra Marco Cau, Ale Chighini e Homar Farina, Sergio Putzu.
È l’occasione per registrare il primo live della band, che darà vita al doppio formato cddvd, dal titolo del concerto del 19 agosto: “Artziati entu”

il progetto KNA:

I Kenze Neke hanno interrotto momentaneamente la loro attività nel 2007; nel 2006 è nato il progetto KNA (cioè Kenze Neke-Askra) un progetto che via via sta diventando un gruppo vero e proprio, formato da alcuni componenti dei Kenze Neke (Enzo Saporito alla voce e chitarra, Claudio Roccia al Basso e Antonello Camboni alla chitarra solista) e degli Askra (Marco Cau alla voce e alla chitarra, Homar Farjna alla voce percussioni e Alessandro Chighini alla chitarra) con Walter Patimo alla batteria che verso la fine del 2008 cede il posto a Sergio Avellino. Il Loro sound è molto diverso dai 2 gruppi d'origine: infatti i KNA suonano in acustico, ma i temi dei loro testi sono sempre gli stessi: immigrazione e malessere sociale, per questo sono considerati una "trasformazione" dei Kenze Neke. I KNA hanno pubblicato 2 cd: Ruju, concerto in acustico, pubblicato nel 2007, e Rispetu e Amore, uscito il 25 maggio 2008.


il progetto TZOKU:

Dalle ceneri dei KENZE NEKE nasce il nel 2009 il progetto combat rock dei TZOKU che nell'aprile 2010 pubblica il 1° disco "S'ardore Populare". www.facebook.com/tzoku

COMPONENTI:

Enzo Saporito:voce chit.ritmica - cori(kenze neke-kna)
Antonello Camboni: voce chit.solista - cori(kenze neke-kna)
Claudio Roccia:basso - cori (kenze neke-kna)
Sergio Avellino:batteria (kna)

Sito Web
www.kenzeneke.com
it.wikipedia.org/wiki/Kenze_Neke
www.facebook.com/tzoku

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